L’azienda ha recentemente annunciato di voler realizzare solo confezioni ecologiche e sostenibili per i suoi prodotti entro il 2025.
L’attenzione per la sostenibilità è diventata un tema cruciale per le grandi aziende tecnologiche, che spesso sono accusate di contribuire in modo significativo alle emissioni di CO2 e all’inquinamento. Gli imballaggi, in particolare, rappresentano una fonte significativa di rifiuti, in quanto molti prodotti tecnologici vengono venduti in confezioni di plastica o materiali non riciclabili. Consapevole di questa problematica, Google ha deciso di agire concretamente, puntando su materiali riciclati e riciclabili per le confezioni dei suoi dispositivi, come smartphone Pixel, Nest e altri prodotti hardware.
Per raggiungere questo traguardo, l’azienda ha fissato obiettivi ambiziosi, recentemente raccolti all’interno della Plastic Free Packaging Design Guide in cui spiega accuratamente la propria strategia per promuovere la transizione ecologica. Entro il 2025, plastica monouso e materiali non biodegradabili verranno progressivamente eliminati a favore di soluzioni più ecocompatibili, come carta riciclata, bioplastiche o materiali derivanti da fonti naturali, come fibre di canapa o bambù.
Uno degli aspetti più interessanti di questa transizione riguarda il design delle confezioni. Google non si limiterà semplicemente a sostituire i materiali, ma sta lavorando per creare imballaggi compatti, facilmente riciclabili e ridotti al minimo in termini di volume e peso, in modo da limitare anche le emissioni derivanti dalla spedizione. Tre i formati di scatola su cui Google sta lavorando: telescopica, composta da due parti (base e coperchio), Roll End Lock Front Box e Tuck Top, composte da un unico elemento in cui la parte alta della scatola si ripiega come coperchio.
La sperimentazione si estende anche alle parti aggiuntive con cui le confezioni vengono sigillate, come nastri ed etichette. Tra le proposte, fasce protettive di carta, prive di plastica e adesivi, da applicare agli angoli delle box ed etichette di carta per richiudere e sigillare i pack.
Contestualmente, l’azienda ha messo in atto una serie di iniziative per ridurre le emissioni di carbonio, con l’obiettivo di utilizzare la Carbon Free Energy 24 ore su 24 e 7 giorni su 7 entro il 2030 su ogni rete in cui opera.
La decisione di Google potrebbe anche avere un effetto domino su altre aziende del settore. La concorrenza nel settore tech non riguarda più solo l’innovazione dei prodotti, ma anche la capacità di ridurre l’impatto ambientale. Già altre aziende come Apple e Microsoft hanno avviato iniziative simili, a riprova del fatto che la sostenibilità sta diventando un imperativo per le grandi imprese.