Pubblicentro diventa Pixlemon ed evolve il proprio modello di business abbracciando la stampa inkjet superwide con Agfa Tauro H3300
Pixlemon, fornitore di segnaletica per interni ed esterni con un ricchissimo catalogo di prodotti, è originale a partire dal naming che, per non cadere nell’ovvietà, è una parola di fantasia diversa dai classici nomi delle aziende di stampa.
“Pix deriva da pixel – afferma il titolare, Christian Favaro – e fin qui è facile. Lemon lo abbiamo scelto perché ha un bel suono e indica quel pizzico di aspro e di freschezza che dà questo frutto alle ricette a cui viene aggiunto. Una caratteristica tipica della nostra azienda, che è decisamente frizzante”. Un nome facilmente pronunciabile e memorizzabile dalla clientela, anche internazionale, che acquista i prodotti di Pixlemon online.
Dalla serigrafia al digitale
“La denominazione Pixlemon è recente ed è nata per identificare il nostro sito e-commerce e del relativo business” aggiunge Christian. “L’azienda originaria, Pubblicentro è stata fondata nel 1974 da mio padre Danilo, per servire il mercato delle applicazioni serigrafiche come materiale promozionale, affissioni e in generale della comunicazione visiva”. Tecnica, quella della serigrafia, oggi definitivamente dismessa da Pixlemon a favore della stampa inkjet di grande formato: la scelta della completa migrazione al digitale è maturata grazie alla scoperta della tecnologia Agfa, in particolare Tauro H3300 di cui l’azienda con sede a Roncade (TV) ha ben due sistemi installati.
Una passione che si tramanda
“Mio padre è sempre stato votato a lavori di precisione e in qualche modo artistici: per questo ha abbandonato la sua occupazione originaria di agricoltore per dedicarsi alla serigrafia, inizialmente come dipendente e poi con la propria azienda”. Christian Favaro racconta le evoluzioni di una realtà ormai prossima ai 50 anni di storia e cresciuta grazie allo spirito imprenditoriale del suo fondatore che gli è stata tramandata. “Avevo sei anni quando ho iniziato a frequentare l’impresa di famiglia: sin da bambino mi sono appassionato alla stampa tanto che mi divertivo a passare le mie estati in azienda. Quello che è cominciato come un gioco è diventato la mia professione che svolgo con grande dedizione e soddisfazione”. Christian scherzando rivela, infatti, di riconoscersi nel celebre aforisma di Confucio ‘scegli il lavoro che ami e non lavorerai neppure un giorno in tutta la tua vita’.
L’evoluzione del business
L’offerta di Pubblicentro è passata dalle tradizionali applicazioni serigrafiche (oggetti promozionali come magliette, cappellini, metri e altri stampati brandizzati, cartelli magnetici per i furgoni, decorazioni per automezzi aziendali e autoscuole) per orientarsi, a partire dagli anni ’80, alla segnaletica che ancor oggi è la specializzazione di Pixlemon. “Siamo partiti con i materiali plastici, successivamente dal ‘96 ci siamo focalizzati sulla stampa su alluminio, scegliendo la nicchia della segnaletica aziendale, cantieristica e pubblicitaria, e oggi stampiamo anche su polionda, materiali adesivi e abbiamo mantenuto l’alluminio” specifica Christian. Con l’introduzione della segnaletica il modello di business di Pubblicentro si è orientato anche verso un servizio conto terzi per la fornitura di stampati destinati ai rivenditori a cui si è affiancato quello dell’online printing. Questo ha permesso a quella che oggi è Pixlemon di costruire un vastissimo catalogo di prodotti e, definendo formati e materiali, di standardizzare la produzione. Un vantaggio in termini di ottimizzazione dei processi e di marginalità rispetto alla pura stampa on-demand.
L’incontro con l’inkjet
Per quanto riguarda l’evoluzione tecnologica la stampa digitale in breve tempo ha prevalso sulla serigrafia. “Non è stato un passaggio scontato – spiega Chistian Favaro. “Confesso di avere avuto una certa diffidenza nei confronti delle macchine digitali. Dal 2001 impiegavamo sistemi serigrafici a sei colori in linea, soluzioni estremamente produttive per noi imbattibili dal punto di vista della velocità, indispensabile per le nostre esigenze”. Nel 2015, un distributore di macchine ha lanciato a Favaro una sorta di sfida proponendogli di installare un sistema inkjet usato, utile per realizzare campionature. È stato il classico ‘piede nella porta’ perché da quel momento non solo Pixlemon non ha più abbandonato questa tecnologia ma è diventata l’unica attiva in azienda. Nei successivi otto anni l’azienda ha impiegato diversi sistemi digitali fino alla scoperta di Agfa.
Agfa Tauro: mai più senza!
Nel 2023 i tempi sono stati maturi per passare a una inkjet industriale. Durante una demo personalizzata, tra il titolare di Pixlemon e Agfa Tauro H3300 è sbocciato un vero amore a prima vista. Favaro ha riscontrato ottime le prestazioni in termini di velocità e produttività, ma anche di qualità di stampa che definisce “assolutamente migliorata anche grazie agli inchiostri UV proprietari di Agfa formulati per offrire la massima consistenza ed efficienza in combinazione con la macchina”. Un aspetto che permette di offrire una qualità costante, un’ottima adesione degli inchiostri ai diversi supporti e una perfetta resistenza. Inoltre, Agfa Tauro garantisce colori brillanti e una riproduzione precisa delle sfumature, in special modo degli incarnati, requisito indispensabile nella stampa pubblicitaria e per le affissioni. Il riferimento al RAL oltre al Pantone rende questo sistema industriale perfetto per il target di riferimento di Pixlemon.
Un altro plus di Agfa Tauro è dato dai ridotti consumi energetici dati dalla tecnologia UV Led di ultima generazione che hanno consentito a Pixlemon di ridurre notevolmente i costi di produzione. Anche il servizio pre e post vendita di Agfa ha fatto la differenza: la flessibilità e il pragmatismo di questo fornitore hanno incontrato esattamente le esigenze di Pixlemon, un’assistenza tecnica tempestiva a supporto della continuità produttiva. “Devo ringraziare Claudio Gozzi e Daniele Marchiori di SMG di Udine che mi hanno seguito sin dall’inizio di questa avventura nel digitale e Massimo Costa e Andrea Boffino per la costante disponibilità”, aggiunge Christian, sottolineando anche l’importanza del rapporto personale nella scelta del fornitore.
Due Tauro, doppi vantaggi
Tutti questi fattori hanno fatto sì che a distanza di quattro mesi sia entrata nella sala stampa di Pixlemon una seconda Agfa Tauro H 3300 con la stessa configurazione, anch’essa dotata di carico e scarico automatici, e linearizzata con la gemella: scelta che ha permesso all’azienda di raddoppiare la produttività e di rendere ancora più agile la produzione. Le due Tauro H3300 si sono inserite perfettamente nel flusso di lavoro aziendale, oggi completamente digitale, con i vantaggi di automatizzare la produzione consentendo una stampa non presidiata, di ridurre i margini di errore e di beneficiare della stampa a dato variabile. Ma non solo: oggi Pixlemon, svincolata dai lotti minimi e dai costi di avviamento delle macchine serigrafiche, è in grado di ottimizzare il rifornimento del proprio magazzino in base alla domanda dei diversi prodotti da parte della propria clientela.