Quella che un tempo era una tradizione destinata ai bambini si è trasformata in un trend stagionale che coinvolge stampa e cartotecnica
Un tempo considerati un semplice countdown per il Natale, oggi i calendari dell’avvento sono diventati prodotti cartotecnici di grande valore, percepiti come veri e propri beni di lusso. Non si tratta più di regali usa e getta, ma di oggetti fatti per durare nel tempo ed essere utilizzati nuovamente, come complementi d’arredo o decorazioni. In particolare, nell’ambito del beauty, questa categoria merceologica ha subito un’evoluzione significativa nel corso degli ultimi anni, sia in termini di forma sia di contenuto. Tanto che i social, e Tik Tok in particolare, abbondano di contenuti dedicati allo spacchettamento dei migliori e più attesi calendari di quest’anno.
Per colpire nel segno e fidelizzare gli utenti, i principali brand di cosmesi cercano soluzioni accattivanti, riprendendo suggestioni tipiche del periodo natalizio, oppure scegliendo di stupire con cromie, texture e finiture particolari. Molti di questi effetti sono resi possibili dalle tecnologie di stampa digitale, che consentono di realizzare prodotti in edizione limitata con un elevato grado di personalizzazione.
Ciò che ha reso i calendari dell’avvento beauty così popolari è l’effetto premiumization, per cui l’acquisto di un qualsiasi oggetto si trasforma in un’esperienza esclusiva che ci invoglia a spendere di più e concederci una ricompensa. E se in un primo momento i prodotti contenuti all’interno di cassettini e scatole erano per lo più campioncini e travel-size, oggi la maggior parte delle proposte include anche versioni full size e una varietà di accessori. È il caso di Rituals che ha realizzato quattro differenti versioni del proprio calendario dell’avvento (Classic, Deluxe, Premium e calendario Uomo) in grado di soddisfare svariate esigenze e adattarsi a diversi budget di spesa. Tutti i cofanetti, dal più semplice al più articolato, riprendono colori e ambientazioni di un tipico villaggio addobbato a festa. Anche le proposte di YSL,e Dior riprendono le tipiche tonalità natalizie: finiture oro su sfondo bianco per l’uno, cofanetto nel classico rosso che identifica il brand per l’altro. Altri come Cinq Mondes, Acqua di Parmam, Sephora, Douglas, L’Erbolario sperimentano con cromie meno classiche.
Proprio l’enorme successo dei calendari dell’avvento ha portato molti brand a interrogarsi sulla sostenibilità di questi prodotti. La volontà di cavalcare un trend in crescita, senza eludere il proprio impegno a ridurre l’impatto ambientale delle proprie confezioni, si manifesta con la ricerca di processi di produzione sostenibili da parte delle aziende, che prediligono imballaggi realizzati con carte certificate e, possibilmente, plastic free. In quest’ottica il calendario dell’avvento di Clarins è concepito come un cofanetto stampato con inchiostri vegetali e una vernice a base acquosa su cartone proveniente da foreste gestite in modo sostenibile, mentre l’interno del calendario è al 90% in plastica riciclata.