Dal MET di New York al MAXXI di Roma, la progettazione sostenibile degli spazi museali è un tema sempre più sentito
La progettazione sostenibile degli spazi, attraverso l’utilizzo di materiali naturali, recuperati o riciclabili, è un tema sempre più sentito anche nell’ambito museale, dove l’allestimento diventa uno strumento per comunicare i valori della circular economy.
Diversi musei in tutto il mondo stanno sposando la causa, tra cui la California Academy of Sciences di San Francisco. L’esterno della struttura, progettato da Renzo Piano, è pensato per fondersi in maniera armonica con l’ambiente che lo circonda, mentre la struttura è quasi totalmente composta da materiale riciclato e l’illuminazione è fornita da pannelli solari.
Un esempio ancor più recente è quello dell’allestimento realizzato in occasione del Met Gala, la serata di beneficenza che ogni anno accoglie celebrità del cinema e della musica, per raccogliere fondi destinati al Costume Institute del Metropolitan Museum of Art di New York. L’allestimento dell’edizione 2023 è stato curato da Raul Àvila (che si occupa del design dell’evento dal 2007) e dall’architetto Tadao Ando. Oltre a rivisitare il tradizionale red carpet, progettando un pavimento bianco decorato a strisce rosse e blu (ispirate al pittore William Hogarth), i designer hanno sostituito le tipiche siepi verdi ai lati del tappeto, che separano la stampa dai visitatori in arrivo, con pile di bottiglie di plastica riciclate.
L’esposizione di materiali riciclati è stata ulteriormente rafforzata dall’uso di lampadari, anch’essi realizzati in plastica, e dall’installazione cilindrica fatta di fiori e bottiglie situata al centro della Great Hall del museo.”Visto il clima odierno, volevamo sottolineare l’importanza di dare ai nostri oggetti di uso quotidiano più di un ciclo di vita”, ha dichiarato Àvila in una recente intervista a Vogue. “Volevamo trovare un modo per creare un design sostenibile che implementasse le bottiglie in un’installazione mozzafiato, diversa da qualsiasi altra cosa fatta prima”. Tutte le bottiglie riciclate, ha dichiarato il MET, “saranno riciclate per usi futuri”.
In Italia tra i progetti che puntano a valorizzare il tema della circular economy in ambito museale, c’è quello realizzato per il MAXXI di Roma. MAXXI sostenibile è un insieme di interventi per mitigare l’impatto ambientale del Museo nazionale delle arti del XXI secolo di Roma.
Nella sperimentazione di nuove soluzioni per raggiungere la carbon neutrality, gli architetti, i tecnici, gli amministratori della Fondazione stanno dando vita a un vero e proprio laboratorio di innovazione. “È una sfida importante che immagina il Museo dei prossimi anni attraverso l’ampliamento dei suoi spazi e dei suoi contenuti culturali – ha dichiarato il neopresidente Alessandro Giuli – Un progetto ambizioso, che nasce dopo le trasformazioni, l’evoluzione, la ricerca e i risultati degli oltre dieci anni dall’apertura del Maxxi. Sarà, nel complesso, l’occasione per una profonda ridefinizione anche degli spazi esterni, con interventi coordinati volti a mitigare l’impatto ambientale dell’edificio grazie all’inserimento di tecnologie sostenibili, alla realizzazione di un’isola microclimatica e di un nuovo asse di verde urbano rivolto al quartiere e alla città di Roma”.