Secondo gli ultimi dati FEFCO, l’industria di carta e cartone sta aiutando il Pianeta a raggiungere la Climate Neutrality
L’industria europea del cartone ondulato è da tempo leader nella transizione verso l’economia circolare. Ora è orgogliosa di annunciare la possibilità reale di raggiungere, per il nostro settore, la neutralità climatica entro il 2050. Il gruppo europeo FEFCO (Federazione europea dei produttori di cartone ondulato) aveva lanciato lo scorso novembre la Climate Neutrality Roadmap che ha ottenuto nei tempi previsti i risultati ambiti grazie alla collaborazione dei membri di tutta Europa. Attraverso una approfondita relazione, FEFCO ha divulgato i dati dei risultati ottenuti, offrendo una panoramica sul settore in tema di Packaging and Packaging Waste Regulation (PPWR) attraverso una serie di notizie e info grafiche visivamente efficaci.
L’industria della carta e del cartone è rappresentata da circa 400 aziende che danno lavoro direttamente a 100.000 persone. Il cartone ondulato è ampiamente utilizzato come materiale da imballaggio e protezione per il 75% circa di tutte le merci inviate dal produttore al cliente.
Gli imballaggi in cartone ondulato ottengono punteggi positivi costanti sugli indicatori di sostenibilità, perché è un materiale dal valore circolare elevato e facilmente riciclabile. I prodotti ondulati infatti contengono in media l’88% di sostanze riciclate. Secondo Eurostat dati del 2019, circa l’82% di tutta la carta e l’imballaggio in cartone viene riciclato a fine vita.
Tuttavia, poiché la maggior parte dell’impronta di carbonio del cartone ondulato deriva da emissioni indirette all’interno della sua catena di produzione, sono necessarie politiche e misure finalizzate a rendere sostenibile tutta la filiera, migliorando ad esempio la logistica e la qualità degli scarti di produzione, e consentire la decarbonizzazione dell’industria della carta e dei trasporti.
L’industria della carta e del cartone può raggiungere la neutralità climatica abbattendo l’80% delle emissioni di combustibili fossili. Negli ultimi 20 anni, il settore degli imballaggi in cartone ondulato ha ridotto le proprie emissioni di carbonio di circa il 40% e mira a ridurlo ulteriormente, raggiungendo così la neutralità climatica entro e non oltre l’anno 2050. Se ciò avvenisse su tutta la filiera, il settore non rilascerebbe più nell’atmosfera gas a effetto serra, combustibili fossili o biogenici.
L’industria ha bisogno di politiche abilitanti e un quadro normativo stabile per assumere l’investimento necessario per decarbonizzare il settore del cartone ondulato.
Le politiche dell’UE devono considerare le seguenti misure:
- Garantire un servizio sufficiente, sicuro e di fornitura a prezzi accessibili di vettori energetici di carbon neutral (elettricità rinnovabile e biocarburanti).
- Consentire la decarbonizzazione dell’industria della carta e dei trasporti. L’industria, insieme ai suoi fornitori e clienti, dovrebbe ottimizzare il mix energetico per efficientare dal punto di vista energetico la produzione dei propri materiali di base e migliorare quella dei macchinari, per favorire la decarbonizzazione.
- Decarbonizzare la fornitura della rete elettrica
- Decarbonizzare a monte le emissioni del settore, principalmente del comparto carta e trasporti.
Questi accorgimenti ridurranno le emissioni del settore in modo significativo e consentiranno all’industria del cartone ondulato di raggiungere la sua neutralità climatica. Per raggiungere questo traguardo il comitato direttivo ha gestito diversi incontri con gli esperti di energia del settore, e molteplici interviste bilaterali che oggi permettono all’industria della carta e del cartone di parlare a voce unificata della transizione verde.