Arriva dall’Austria il possibile salvataggio del produttore di imballaggi di Roteglia di Castellarano (RE)
Nei giorni scorsi infatti il gruppo Prinzhorn, “avendo un interesse strategico di lungo termine in Italia”, ha presentato una proposta d’acquisto per lo scatolificio reggiano attivo nella produzione di imballaggi in cartone ondulato e parte del gruppo La Veggia, finito per difficoltà finanziarie in un processo di ristrutturazione tramite concordato preventivo con continuità aziendale.
Prinzhorn e La Veggia, si legge in una nota “effettueranno nei prossimi mesi tutti i passaggi necessari a giungere alla conclusione dell’acquisizione, attesa nel corso del 2023 dopo l’omologazione del concordato preventivo da parte del Tribunale. Acquisizione che vede CDI Global Italy con Cesare Tocchio (partner) e Giuseppe Covini (Execution Manager) e CDI Global Austria con Roman Pongracz (partner) assistere il gruppo Prinzhorn in qualità di advisor sugli aspetti finanziari dell’operazione. Lo studio legale CMS Adonnino Ascoli & Cavasola Scamoni con Mauro Battistella (partner) ha agito invece in qualità di legal advisor sempre del gruppo austriaco.
Prinzhorn, con 10.000 dipendenti in 16 paesi, è un leader europeo nei settori del packaging, della carta e del riciclo. Con vendite annue di 2,3 miliardi di euro, è al terzo posto a livello europeo in questo segmento. Prinzhorn, a controllo familiare, ha sede a Vienna ed è strutturato in tre divisioni: Dunapack Packaging (soluzioni d’imballaggio in cartone ondulato), Hamburger Containerboard (produzione di cartone) e Hamburger Recycling Group (raccolta e commercializzazione di materiali da riciclo).
L’offerta del gruppo austriaco per lo scatolificio della famiglia Giacopini, come riporta Il Sole 24Ore, prevede un’iniezione di 11 milioni di euro come aumento di capitale, l’acquisto della fabbrica di Roteglia per 21,5 milioni e ulteriori 10,8 milioni di finanza a disposizione della procedura, subordinata ora all’approvazione da parte dei creditori (l’assemblea è stata convocata per il 4 maggio 2023) e al via libera dell’Antitrsut.
Se andrà in porto, l’acquisizione salverà 150 posti di lavoro dello storico scatolificio reggiano e permetterebbe agli austriaci di insediarsi e integrarsi in Italia, secondo mercato per il cartone ondulato dopo la Germania, avvalendosi di 100 milioni di mq annui di capacità produttiva.
Questa operazione, commenta Cesare Tocchio, partner di CDI Global Italy, branch della società statunitense che solo nel packaging ha sviluppato 18 M&A negli ultimi dieci anni “va inquadrata all’interno del forte processo di consolidamento e integrazione verticale dei player europei del packaging in cartone ondulato”. Settore, come aggiunge Tocchio, “che richiede alti investimenti ed è al centro di una crescita vigorosa (+5,6% in Europa e +13% in Italia nel 2021) complici l’aumento dell’export, il boom dell’e-commerce e la messa al bando della plastica”.