Durante l’HP VIP Event abbiamo approfondito le caratteristiche del nuovo sistema HP Indigo per la stampa industriale di etichette.
Dopo la drupa virtuale del 2021 in cui i gradi player del mercato del printing, tra cui HP, hanno dovuto presentare le loro novità attraverso i collegamenti da remoto, finalmente sono risbocciati gli eventi dal vivo. Uno dei più attesi appuntamenti con il macrocosmo della stampa è proprio l’HP VIP Event che, a tre anni dal precedente, ha mostrato una rinnovata vivacità proprio per celebrare il ritorno dell’incontro con i clienti di tutto il mondo in presenza. Il calim che ha accompagnato i diversi momenti delle visite ai siti a Ness Ziona e Kiryat Gat e delle sessioni di approfondimento e discussione in merito ai diversi temi proposti è stato “Better Together”.
Il 2021, un anno difficile ma di crescita
L’apertura della quattro giorni di full immersion tecnologica e di ispirazione, Noam Zilbershtain, GM di HP Indigo, ha dato il benvenuto ai presenti con un’iniezione di ottimismo: nonostante le difficoltà degli ultimi due anni, comprese le sfide della catena di approvvigionamento, la carenza di manodopera e l’aumento dei prezzi dei materiali, HP Indigo ha registrato una crescita a due cifre nel 2021, registrando il suo miglior anno fino a oggi.
Se da parte sua HP non si è fermata continuando a innovare e ad arricchire il proprio portfolio di soluzioni per la stampa targate Indigo, compresa la piattaforma HP Indigo V12 di cui abbiamo potuto approfondirei dettagli tecnici, i brand da parte loro hanno colto le opportunità che il periodo di crisi ha offerto. Keren Yakolev, Head of Product, Strategy e Business Development di HP Indigo, ha presentato le tendenze del mercato globale evidenziando che uno dei trend più interessanti riguarda proprio i marchi nativi digitali il cui ritmo di crescita è di tre volte rispetto all’e-commerce più tradizionale. Come ha sottolineato Yakolev, uno dei paradossi del periodo pandemico ha mostrato è stata la percentuale di crescita delle vendite online che in poche settimane ha registrato un +10%, mentre in una situazione “normale” precedente al Covid ha impiegato 10 anni per ottenere gli stessi risultati.
La relazione tra brand, la stampa e i media digitali è stato un tema trasversale dell’evento che, oltre a essere fortemente orientato a mostrare attraverso la presentazione dello stato dell’arte delle applicazioni realizzabile grazie alla tecnologia HP Indigo, ha dato spazio alla testimonianza delle success story dei clienti.
Dal vivo è meglio!
Anche se ormai conosciamo le caratteristiche tecniche delle ultime nate del portfolio HP Indigo, grazie alle molteplici installazione avvenute dopo il loro debutto, vederle dal vivo, in azione e circondate da un’ampia vetrina di applicazioni è stato molto coinvolgente anche per noi, non solo per i clienti.
Durante la visita al sito di Ness Ziona and Kiryat Gat abbiamo assistito a dimostrazioni live delle HP Indigo 100K, 35K e 15K e delle HP Indigo V12, 6K e 8K, per una vera full immersion tecnologica. Dai reparti di assemblaggio delle macchine, al centro di ricerca e produzione degli inchiostri, fino ai sistemi di stampa finiti alle prese con la stampa dei lavori più sfidanti per ogni tipo di applicazione creativa.
Durante l’evento è stato presentato il sistema opzionale per la sostituzione automatica dei pallet (APR) per HP Indigo 100K, in grado di accrescere ulteriormente l’efficienza della macchina. Disponibile anche come un retrofit, consente la stampa continua grazie all’impilamento continuo e all’espulsione automatica del pallet carico. Inoltre ci siamo soffermati ad approfondire le potenzialità del nuovo inchiostro scratch-off ink soluzione unica sul mercato.
HP Indigo V12, alle griglie di partenza
Ma non nascondiamo che la nostra curiosità maggiore era rivolta alla HP Indigo V12, una tecnologia a banda stretta per la produzione di etichette annunciata nel 2016 e al cui fine tuning il reparto R&D di HP Indigo ha lavorato costantemente fino all’attuale traguardo per cui sono stati annunciati i primi beta test a livello globale. Partiranno, infatti, tra USA ed Europa le prime 9, forse 10, installazioni. Un numero notevole che come ci ha spiegato Eli Mahal, head of global LP products, HP Indigo, serviranno per raccogliere il maggior numero di feedback in merito ad applicazioni, materiali, lavorazioni che i diversi beta-tester riporteranno.
A questa macchina è stato conferito il fisic du role di una vera imponente macchina industriale per poter impersonare la parte di tecnologia progetta “non per sostituire macchine esistenti ma per dare un forte impulso alla migrazione dall’analogico al digitale nella stampa high-end di etichette”.
Basata sull’innovativa tecnologia LEPx, con la sua velocità di stampa di 120 metri al minuto, 12 stazioni colore, 1600 dpi, flessibilità nella gestione dei materiali grazie al trattamento con primer base acqua, la HP Indigo V12 promette bene. Vi terremo aggiornati!