L’azienda abruzzese è stata una delle prime in Europa a installare questa tecnologia per la stampa del cartone ondulato, ce ne parla Giorgia Lancia, responsabile vendite di ICO.
La storia di ICO si intreccia con quella della nascita del cartone ondulato come materiale per la produzione di imballaggi. Per questo l’azienda abruzzese pioniere in questo settore – il cui acronimo significa proprio “Industria Cartone Ondulato” – non poteva che essere all’avanguardia con il passaggio alla tecnologia di stampa digitale.
“Quando si è affacciata la stampa inkjet anche nel nostro comparto abbiamo monitorato gli sviluppi delle sue tecnologie – spiega Giorgia Lancia, responsabile vendite di ICO – e abbiamo fatto un’attenta valutazione di tutte le soluzioni presenti sul mercato solo quando abbiamo ritenuto che la tecnologia fosse sufficientemente matura, individuando in HP il fornitore più adatto alle nostre esigenze”. ICO è stata una delle prime aziende in Europa a installare una HP Page Wide C500. “Certamente la reputazione di HP, ma anche l’attenta analisi sulla tecnologia Page Wide fatta dal nostro reparto di Sviluppo, ci hanno convinti su più fronti” continua Giorgia.
La stampa digitale ha permesso a ICO di affrontare in modo efficiente sia la frammentazione dei lotti di produzione, sempre più frequente, sia le variazioni grafiche dell’ultimo momento. Trasferire una parte delle piccole e medie tirature sulla HP Page Wide C500 ha consentito all’azienda di intervenire sui flussi di lavoro dei reparti di converting, liberando capacità produttiva sulle macchine di trasformazione. Il risultato si è tradotto in un flusso più semplice e snello, dato dai tempi di set up più rapidi e dall’eliminazione dell’approntamento e dello stoccaggio degli impianti stampa, con un conseguente miglioramento dell’efficienza della produzione, e la riduzione dell’impatto ambientale. Il nuovo sistema di stampa ha anche consentito a ICO di ampliare la propria offerta potendo produrre imballi, espositori, e fogli stampati dalla grafica fortemente attrattiva.
La qualità di stampa, di gran lunga superiore rispetto a quella di altre macchine prese in esame è un altro plus di HP Page Wide C500, “indispensabile per incontrare le esigenze di quelle aziende che richiedono applicazioni fortemente orientate al design e/o con l’uso del dato variabile; o per sviluppare nuove linee di prodotto in ambito POP, e sostituire i materiali durevoli con display in cartone ondulato. Infine, abbiamo anche deciso di fornire al mercato un semilavorato in fogli con onde assimilabili allo spessore del cartoncino, unitamente a soluzioni di stampa ad alta flessibilità e valore, garantite dalla C500” aggiunge Giorgia.
Ultima ma non meno importante, la scelta di una macchina che utilizzasse inchiostri water-based, compatibili con il contatto alimentare indiretto – scelta perfettamente allineata all’essenza “green” e alla proposta dei valori di sostenibilità di cui ICO, esempio pragmatico di economia circolare, è orgogliosamente portatrice.