Una storia lunga, travagliata, costellata (ancora oggi) da cause e ricorsi ma che sembra avere trovato almeno per ora un epilogo positivo. La Agem di Caltanisetta, la prima azienda grafica siciliana a far girare nell’isola nel 2000 una rotativa Heidelberg Harris 850 da 32 pagine, a cui si è aggiunta una Komori a 16 pagine, messa in fallimento nel 2008 e affidata al curatore fallimentare (l’avvocato Salvatore Emma), dal 17 ottobre è stata affidata, con la classica formula dell’affitto del ramo d’azienda per un anno (con l’opzione di prolungare l’affitto o di rilevare la società) alla Pfi, sempre di Caltanisetta. La Pfi, che fa capo alla famiglia Giammusso e ha come amministratore Arialdo Giammusso, è un’azienda che opera nel settore delle refrigerazione industriale con la produzione di porte frigorifere per cui vanta anche un’importante joint-venture in Turchia. La Pfi, per diversificare la sua attività, spiega il direttore di stabilimento della ex Agem (diventata ora Pfi), Donato Parla, ha deciso di proporre al Tribunale l’affitto dell’azienda grafica siciliana. E ne ha ottenuto la gestione mentre prosegue la battaglia legale condotta dal fondatore della Agem, l’editore Enrico Morelli. Battaglia cominciata dall’avvio della procedura fallimentare nata per la decisione della Bnl di chiudere gli affidamenti di fronte a un credito di circa 5 milioni e mezzo e al mancato pagamento di una rata di 125mila euro. Credito sul cui ammontare, secondo Morelli, avrebbe pesato il calcolo degli interessi per cui era stata intentata anche una causa per usura e anatocismo. In attesa di capire come evolveranno le cause in corso, la Agem (oggi Pfi) continua la sua attività con 21 dei precedenti 28 dipendenti (ma 7 avevano contratti a tempo determinato), riassunti dalla nuova proprietà con risultati positivi anche dal punto di vista della redditività e un fatturato che si aggira attorno ai 6 milioni di euro, in gran parte generato dalla stampa di prodotti per la Gdo. Oltre alle due rotative, spiega sempre Donato Parla, la ex Agem può contare su una macchina piana 72×102 a cinque colori Speedmaster, un reparto di prestampa con CtP e un’attrezzata legatoria con linee di punto metallico Muller Martini, piegatrici e linee di taglio Polar. E in un panorama non certo facile per il mercato grafico, conclude il direttore di stabilimento, si conferma come una delle più attive imprese grafiche siciliane.
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