Si sarebbe dovuta chiudere lo scorso venerdì l’open house di Meccanotecnica, società leader mondiale nella produzione di sistemi di cucitura a filo refe, e invece, come capita alle grandi mostre d’arte, si è prolungata anche a questa settimana. L’azienda bergamasca raccoglie i frutti di un triennio di forti investimenti in ricerca e sviluppo che hanno condotto all’ampliamento di gamma e all’estensione delle soluzioni al trattamento del dorso. Uno sforzo organizzativo e promozionale importante ha portato a Torre de Roveri, presso la sede produttiva dell’azienda, clienti da tutto il mondo. Due settimane consecutive, prolungate a tre, di appuntamenti e presentazioni, che hanno coinvolto tutta l’azienda, permettendo ai partecipanti, giunti da tutti i continenti, di visitare i reparti produttivi di Meccanotecnica in produzione e toccare con mano le recenti innovazioni con le quali la società intende soddisfare gli emergenti bisogni del settore del book finishing, sia da flusso di lavoro tradizionale che digitale. Una strategia che evidentemente ha pagato il management che non cela la soddisfazione: “Siamo rimasti piacevolmente sorpresi dalla risposta dei nostri clienti e dei prospect; il successo dell’open house ha dimostrato l’interesse che ruota attorno a questa tipologia di eventi rispetto a una tradizionale fiera di settore. L’evento, riservato e a invito, ci ha consentito di accogliere in modo approfondito i nostri ospiti nel luogo simbolo della creatività e innovazione dell’azienda, dandoci l’opportunità di mostrare, con un elevato livello di attenzione, non solo il prodotto finito ma anche il capitale umano e tecnologico che costituisce le basi di ogni nuovo progetto. La risonanza dell’evento è stata tale da portare a un prolungamento anche per la terza settimana.” Dedicheremo ampio spazio all’evento e alla proposta tecnologica nel prossimo numero de Il Poligrafico.
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